Seglio

ll Sestiere Seglio, chiamato anche San Rocco, dal Santo Patrono, fa parte della parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio ed il suo territorio occupa il settore orientale del Comune di Rapallo. Il Toponimo “Seglio” deriva dalla voce dialettale “seggio” che significa sedile; questo per la conformazione tipica del territorio del Sestiere. Anticamente Seglio apparteneva al Sestiere di Borzoli, uno dei sei che componevano il Capitaneato di Rapallo; nell’anno 1608 da un punto di vista insediativio Borzoli e Seglio insieme contavano 925 abitanti distribuiti in 200 fuochi.Questi due Sestieri sono rimasti unificati a lungo, tanto è vero che ancora intorno al 1930 si parlava di Borzoli di qua di San Bartolomeo e di Borzoli di là con la cappella di San Rocco. L’edificio, costruito intorno al 1497 su una piccola altura, nel contesto del quadro antropico, economico e politico del territorio, fu dedicato a Santa Maria del Poggio o del Seglio. Durante la pestilenza degli anni 1656-1657, Rapallo volle intitolare una cappella al Santo protettore contro la peste; per questo da allora il titolo di San Rocco prevalse. Nel 1763 vi risiedeva ancora un cappellano nominato dall’Arciprete di Rapallo. Qui, Don Giovanni Bosco, futuro Santo, celebrò solennemente la Santa Messa nel Giovedì Santo del 1884 durante la sua permanenza a Rapallo presso villa Tigullio in uno dei suoi numerosi viaggi; e Sant’Antonio Gianelli che nel 1809 trovò rifugio in questo sacello, trasse dal volto della Vergine Assunta e di San Rocco fede e amore. La festa in onore di San Rocco si celebra il 16 agosto con funzioni religiose. L’attuale vessillo, esprimente l’identità del Sestiere, che viene issato sul pennone nei primi tre giorni di Luglio presso il molo delle nagge è stato inaugurato dal Vescovo di Chiavari Mons. Alberto Maria Careggio il 25 Aprile 1999; autrice dei dipinti la Sig.ra Sara Cerreto; madrina la Sig.ra Teresa Pajella Turpini.

Il colore giallo che caratterizza il Sestiere ci riconduce alla pestilenza del 1656-1657. Nei pressi della cappella dedicata a San Rocco sorgeva un “hospitale “ dove erano trattenuti in quarantena i viandanti che, in tempo di peste, volevano entrare in Rapallo e le persone “sospette” di aver contratto il terribile morbo. La bandiera di colore giallo, segnalava proprio la quarantena dalla pestilenza, di cui San Rocco protettore, è rappresentato nell’iconografia tradizionale insieme al suo fedele cane. Il Sestiere Seglio-San Rocco, come tutti gli altri ha iniziato a ”sparare” mortaletti in onore della Madonna di Montallegro sin dagli anni del primo ’600; col pas- sare del tempo i “fuochi” si sono perfezionati e sono nate le prime “cannette” finchè nei primi anni del secolo XX, Seglio ha iniziato a partecipare al “Palio dei Sestieri”.Nei giorni 1, 2 e 3 Luglio i “mortaletti” venivano e vengono ancora sparati nel giardino delle Rane oggi Ezra Pound, mentre lo spettacolo pirotecnico veniva effettuato sul pennello delle Nagge.

La sparata del Panegirico del 2 luglio era disposta sul lungomare di Rapallo con inizio sul ponte presso l’antico Castel- lo Medioevale e il “Ramadan” preparato allora dinnanzi al ristorante “Monique”, attualmente presso il monumento a Cristoforo Colombo. Nella realizzazione del disegno del ramadan, si sono distin- ti: “O Baghin” , il Sig. Mauro Sergiolini e la Sig.ra Sara Cerreto. Gli anni in cui Seglio si è maggiormente contrassegnato sono stati quelli tra il 1948 e il 1955. Dal 1968 incluso al 1972 il Sestiere non ha partecipato al Palio dei Sestieri. ”. La memoria storica ci ricorda che nel 1968 per cause contingenti, unico nella tradi- zione secolare, Seglio organizzò il fantasmagorico ”Incendio del Castello”, con annessa volata di fuochi artificiali. Nel 1973 ha realizzato la “Sparata del Panegirico. Successivamente per 15 anni il silenzio è calato sul Sestiere. Nel 1988, ricostituitosi il Comitato organizzatore, Seglio ha ripreso con molta dignità e onore la sua partecipazione alle feste in onore della Madonna di Montallegro, eseguendo gli spettacoli pirotecnici sul molo degli “Ampoixi” o sulla chiatta ormeggiata al centro del golfo. Nel luglio 1994 il Sestiere si è aggiudicato la prima edizione del “Palio Pirotecnico città di Rapallo Cav. Antonio Scazzola. Tra i massari che hanno lasciato un par- ticolare ricordo nella memoria di molti figura: il popolare “Michelin” Campodonico, nato in località “Castruzzo” attivo dal 1927 al 1938 (tra l’altro realizzò nel 1929 il primo spettacolo pirotecnico di Seglio). È doveroso ricordare pure i fratelli Pastene, Giuseppe e Luigi; i fra- telli Pietracaprina; il Sig. Tersano; il Sig. Solari, Lucio Bertucci, il Signor Arata. E non ultimo il mitico Bartolomeo (Ber- to) Cifalco. 

Questi, pur essendo nato sulla ridente collina di San Bartolomeo ed essendo massaro di Borzoli non lesinava nel mettere a disposi- zione di coloro che lo invitavano a collaborare alla realizzazione della sparata del Panegirico, la sua passione, la sua esperienza, la sua fantasia, la sua capacità e soprattutto la sua allegria. I pirotecnici che hanno eseguito gli spettacoli sono stati nel passato: Emanuele Leverone di Cicogna; la famiglia Lagomarsino di Cicagna; i fratelli Farinaro di Caperana (Chiavari); Cicala di Napoli; e più recentemente Albano-Russo di Melito (Napoli): i fratelli Di Matteo di San Antimo (Napoli); Bruno Leverone e Figli di Cicagna; la ditta fratelli Liccardo di Mugnano (Napoli); la Pirotecnica Vesuvio di Scudo Ciro Ercolano (Napoli); la Pirotecnica la Tirrena dei fratelli Ferraro di Mondragone (Caserta). In occasione del 450° Anniversario dell’Apparizione della Madonna a Montallegro, il Sestiere Seglio-San Rocco ha avuto l’onore e l’onere di organizzare la tradizionale, grandiosa sparata del “Panegirico” il 2 luglio 2007 alle ore 12 e la solenne Processione con la taumaturgica Icona il giorno 3 luglio.

È fondamentale che la memoria mantenga viva le nostre tradizioni, affondando le radici in una identità culturale ben definita che è imperativo tramandare negli anni a venire.

I massari del sestiere Seglio

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