I Mortaletti

I mortaletti si dice siano stati importati dalla sicilia. Da un certo Sig. Pescia, commerciante di cereali ed agrumi.

Questo signore aveva sposato una della famiglia Fontana, allora proprietari dei caseggiati di piazza Orientale o Da Basso (l’attuale piazza Garibaldi) uno dei più ricchi casati di allora.

Portò il culto anche in parrocchia di S. Rosalia e S. Lucia che nel XVII secolo vennero proclamate compatrone dell’attuale Basilica.

Dunque, i mortaletti furono portati nel detto secolo, mentre i “fuochi” si conoscevano già.

I mortaletti erano fino alla fine dell’Ottocento di ghisa, mentre nei primi anni del secolo scorso i Sestieri, man mano che avevano risparmiato qualche soldo li sostituirono con il ferro, materiale più sicuro.

L’antico mortaletto ligure è un cilindro di ferro o ghisa svasato alla base, alto circa 12 cm con un diametro esterno di circa 6 cm al fusto e di 8 cm alla base. In prossimità della base reca un foro detto “agugino” che ne consente l’accensione.
 
 

 

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