Cappelletta

Il Sestiere Cappelletta è compreso in parte nella parrocchia dei S. Gervasio e Protasio di Rapallo e in parte in quello di S. Anna, quindi è l’unico dei sei Sestieri il cui territorio è suddiviso fra due parrocchie. Il Sestiere occupa la zona pianeggiante sulla riva sinistra del torrente Boate, oltre la cinta ferroviaria e la zona collinare posta fra il torrente Boate di S. Pietro e il rio cereghetta. Il nome del sestiere deriva dalla cappella di San Vincenzo di Pastine che sorgeva sul poggio a dominio della piana del Boate, sulla quale giunge l’ordierna salita Cappelletta; di tale chiesetta non resta alcuna traccia. Un tempo Cappelletta faceva parte del sestiere Amandolesi, uno dei sei che formavano il Capitanato di Rapallo, insieme alla villa di Cerisola e le parrocchie di Santa Maria del Campo, di San Pietro di Novella e di San Quirico di Assereto. Nell’anno 1608 l’intero sestiere Amandolesi contava 2202 abitanti per un totale di 474 fuochi. Le due ville di Cappelletta e di Cerisola sono rimaste a lungo unificate nel sestiere Amandolesi seppur ben differenziate l’una dall’altra dal rio cereghetta. Oggi il sestiere Cappelletta confina ad ovest con la parrocchia di San Pietro di Novella, a nord con la parrocchia di San Pietro di Novella e il sestiere Cerisola, a est con il sestiere Cerisola e a sud con il sestiere Costaguta. il limite sud-occidentale è definito dal torrente Boate, nel punto in cui si uniscono il Boate di Santa Maria e quello di San Pietro. In seguito la linea di confine ad ovest è rappresentata dal torrente Boate di San Pietro (anticamente da via tre scalini) sino al viadotto autostradale; da questo punto il limite con la parrocchia di San Pietro lascia il fondovalle e sale in via del Castellino, nei pressi di un’antica edicola campestre. Successivamente il confine si sviluppa lungo via del Castellino, sino a toccare il costone a nord della torre baratta; in seguito si porta sulla displuviate fra le valli del torrente Boate di San Pietro e del rio Cereghetta e la segue sino al monte delle pozze (punto più elevato: m 528). Ora la linea di confine con Cerisola piega verso sud ed è rappresentata dal rio Cereghetta (o fosso di Cerisola), dalle sue sorgenti sino alla confluenza con il torrente Boate (l’ultimo tratto è coperto e corrisponde a via Cereghetta, via Zigzago e piazza Cile).

Il limite meridionale è costituito dal torrente Boate che separa il sestiere Cappelletta da quello di Costaguta. Le targhe che delimitano i punti estremi sud-occidentali e sud-orientali del sestiere sono state murate nel 1988 rispettivamente al termine di via Sant’Anna e in via Mameli, presso l’incrocio con via Cereghetta (località pontello). Nell’ambito del sestiere Cappelletta si estende la parrocchia di Sant’Anna e parte di quella dei Santi Gervasio e Protasio. Il confine è rappresentato, grossomodo, da una linea che parte dal torrente Boate, attraversa via Mameli e continua lungo via Rizzo, la costa di Vil- lagrande sino a torre baratta.

Cappelletta comprende le seguenti località: Bugnavacca, Cappelletta alta, Cardinale (casa), Cardona, Castellino, costa dei Barlari, Fontanine, Fornaci, Laggiaro, Landea, Novelle di Cappel- letta, Orti, Poggi, Pontetto, Roccatatagliata, Sant’Anna, sotto la torre, Villagrande. La località più importante del sestiere è senz’altro Sant’Anna; essa ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo notevole che ha completamente trasformato l’antico insediamento. Sant’anna, sino al 1950, era un piccolo nucleo sorto nel punto di convergenza dei due rami principale della valle del torrente boati: poche case, due piani, disposti in fila indiana presso la chiesetta omonima. Oggi la borgata ha cambiato completamente aspetto e per il suo cospicuo sviluppo demografico è stata eretta in parrocchia autonoma.

Il centro del sestiere è però costituito dalla località Cappelletta vera e propria (o Cappelletta alta), dominato dalla secolare torre fiesca, dove sorgeva in passato, la cappella di San Vincenzo di Pastine che ha dato il nome al sestiere; a questo nucleo sale ancora oggi salita Cappelletta, la vecchia “riga di muin” (mattoni) che si stacca da via Mameli nel punto in cui, sino a 50 anni fa sor- geva l’arca, una costruzione polare assai caratteristica (via dell’Arca). Il sestiere Cappelletta comprende anche la località pontetto, situata in via mameli, presso il confine con Cerisola, nelle vicinanze della confluenza del rio Cereghetta nel torrente Boate. Il toponimo deriva dal vecchio ponte sul rio Cereghetta, esistente prima della copertura del torrente stesso, che univa il troncone inferiore e superiore di via Mameli. Infine occorre segnalare la località Laggiaro che occupa la media valle del rio Cereghetta; a Cappelletta appartiene il versante destro mentre quello sinistro è situato nel sestiere Cerisola.

La chiesa vecchia di Sant’Anna

La cappella di Sant’Anna è stata costruita nel XVIII secolo sul tracciato dell’antica via romana che conduceva a Bana e a Ruta; si tratta quindi di una “cappella itineraria”, sorta cioè in un punto di notevole passaggio, dove convergono, tra gli altri, i valloni di Santa Maria del Campo e di San Pietro di Novella. L’edificio presenta una struttura architettonica armonica ed elegante. La facciata è movimentata dalla presenza di tre nicchie nella parte mediana, con statue di Santi fra cui quella di Sant’Anna e di una grande finestrone ad arco nella parte superiore; inoltre è affinata da due slanciati campanili di cui uno è munito di orologio.

Il sestiere Cappeletta e le festività in onore della Madonna di Montallegro

Anche il sestiere Cappelletta organizzava “sparate” di mortaretti nelle festività della Madonna di Montallegro sin dagli albori del secolo XVII. Nei primi anni del secolo XX il sestiere ha cominciato, come tutti gli altri, a realizzare la sparata del Panegirico e poi, più avanti, anche i fuochi della sera. La località dove venivano effettuate le sparate, era sino all’anno 1949, il pennello presso la foce del Boate, sulla riva destra. La sparata di mezzogiorno è stata quasi sempre organizzata sulla passeggiata a mare, tranne che in un’ occasione, quando partì dal sestiere nei pressi della bocciofila rapallese.  Il ramadan in passato veniva preparato oltre il Boate, presso la foce; nel 1938 fu realizzato nei dintorni del ponte Annibale. Dopo la seconda guerra mondiale si incominciò ad utilizzare lo spiazzo ai piedi del monumento a Colombo. Nel 1950, anno santo, il sestiere ebbe una grande soddisfazione, vincendo il palio dei sestieri nell’unica volta in cui il comune di Rapallo mise in palio ufficialmente un premio consistente in un artistico quadretto in marmo raffigurante la Madonna di Montrallegro, opera dello scultore Italo Primi e una medaglia d’oro. Il quadretto venne murato dal Sig. Gino Sacco nella cappella vecchia di Sant’Anna. Il sestiere Cappelletta ha interrotto le sue sparate nell’anno 1974 per mancanza di uno spazio idoneo; dopo sei anni di silenzio, nell’anno 1980, ricostituitosi il comitato, il sestiere ha ripreso ha sparare, dopo un’accordo con Cerisola presso i bagni lido. Dall’anno 1987 il finale notturno viene realizzato su una chiatta messa a disposizione dal comune. Alcuni massari storici: Bafico Agostino, Bafico Giuseppe, Borghini Antonio, Borzone Paolo, Canepa Felice, Canessa Costantino, Castruccio Giuseppe, Colombo Bruno, Cova Andrea, Lenoli Andrea, Malatesta Giuseppe, Nicolini Pietro, Pontiggia Mario, Sacco Agostino, Sacco Federico, Viacava Romolo Bafico Gianni e Bafico Carlo.

Bandiera del sestiere

Il primo vessillo del sestiere Cappelletta risale agli anni 50 la cui madrina fu la sig.ra Anna Maumary. Nel 1989 venne inaugurata una nuova bandiera la cui madrina fu la sig.ra Bafico Natalina. L’attuale bandiera innalzata sul pennone alle ore 8.00 del 1 luglio venne inaugurata nell’anno del Panegirico 2004, contemporaneamente venne deciso di innalzare un vessillo simile raffigurante S. Anna vicino alla chiesetta omonima.

I fuochisti

I fuochisti più importanti che hanno sparato per Cappelletta sono: Farinaro, Lagomarsino, Leverone di Cicagna, Pirotecnica Liccardo, Mosto, Vallefuoco Orazio, F.lli Scudo detti i Guaglioni e la Pirotecnica Tigullio di Bavestrello Gio- vanni. Cappelletta effettuò la sparata del panegirico negli anni:

1953 con la ditta Lagomarsino, 1959 con la ditta Lagomarsino, 1965 con la ditta Farinaro, 1971 con la ditta Liccardo Raffaele, 1980 con la ditta Riccardo Raffaele, 1984 con la ditta Del Prete Salvatore,  1988 con la ditta Riccardo Raffaele,  1996 con la ditta Riccardo Raffaele,  2004 con la ditta f.lli Scudo detti i guaglioni, 2010 con la ditta Pirotecnica Tigullio di G.Bavestrello, 2016 con la ditta Gerardo Scudo

I Massari del Sestiere Cappelletta

 

More...