Borzoli

Ai tempi dell’Apparizione Mariana Rapallo era un centro di grande importanza della Repubblica di Genova. Il territorio del suo Capitaneato comprendeva le coste del Tigullio da Portofino ai confini con Chiavari e un vasto entroterra, ed era diviso in sei estesi sestieri: Pescino, Olivastro, Amandolesi, Oltremonte, Borgo e Borzoli. Le terre di quest’ultimo erano affacciate sulla costa che, dal confine orientale del Borgo, si estendevano fino ai confini con Chiavari. Il sestiere Borzoli, pur ridimensionato, è tuttora esistente e, così come conservò nei secoli il suo antico toponimo, parimente portò avanti, con gli altri sestieri, le antiche usanze legate alla ricorrenza dell’Apparizione. Si inserì infatti subito nella tradizione pirotecnica rapallese, costituita, un tempo, da spari di colubrine e archibugi carica- ti a salve e da “sparate” di mortaletti e cannoni. Col trascorrere degli anni gli antichi sestieri si ridimensionarono ed assunsero le attuali nomenclature. Borzoli è l’unico di essi che abbia conservato intatto nel tempo il suo toponimo. Ubicazione geografica: Il sestiere Borzoli è ubicato in gran parte lungo le colline che degradano verso la sponda sinistra del Fossato di Monte, o torrente S.Francesco, e possiede uno sbocco sul mare che comprende la spiaggia in pros- simità dell’antico castello, la fortezza stessa, la foce del torrente S.Francesco e la passeggiata a mare fino al piccolo molo antistante la piazza Martiri della Libertà. Il confine con il sestiere Cerisola, a Occidente, passa per il Vico della Corte, Via Magenta e Via Betti fino al Fossato di Monte, che da lì in poi funge da confine naturale. Il confine con Seglio parte dal mare in Via Montebello e, attraverso una breve scalinata, sale in Via don Minzoni, per poi percorrerla fino al suo primo tornante. A quel punto l’abbandona, per seguire la Salita Montallegro fino a S.Bartolomeo. Da lì in poi il confine si identifica con la displuviale che separa le valli del Fossato di Monti e del rio Tuja. L’intero territorio di Borzoli, anticamente molto esteso, appartiene oggi esclusivamente alla parrocchia dei santi Gervasio e Protasio.

Il santo patrono e il centro religioso

Il centro religioso di Borzoli è la cappella del santo patrono: S.Bartolomeo. Si tratta di una graziosa pieve posta lungo la mulattiera che porta al Santuario. Secondo un antico progetto si sarebbero dovute costruire sei chiesette lungo tale via, per offrire rifugio ai pellegrini diretti a Montallegro; per mancanza di fondi se ne edificò una soltanto, nel 1607: la cappella dei santi Andrea e Bartolomeo. Insieme alla Madonna, S.Bartolomeo occupa un posto importante nella tradizione reli- giosa del sestiere: il suo vessillo infat- ti ritrae, oltre al quadretto miracoloso donato dalla Vergine a Chichizola, il santo protettore. È inoltre da ricordare che il colore rosso delle bandiere e delle divise indossate dai massari nei giorni di festa ricorda le insegne scarlatte caratteristiche di S.Bartolomeo.

Borzoli nella tradizione pirotecnica

Per quanto riguarda la tradizione pirotecnica, come abbiamo già accennato, Borzoli ha cominciato a “sparare” sin dagli inizi del 1600 e con la nascita degli spettacoli pirotecnici veri e propri, agli albori del 1900, si è inserito costantemente nel “palio dei sestieri”. I fuochi sono sempre stati effettuati negli spazi antistanti l’antico Castello, e un particolare cenno va dedicato alla “sparata di figgieu”. Anticamente veniva realizzata nel greto del torrente S.Francesco e terminava con un grandioso “ramadan” in prossimità dell’allora esistente ponte, situato all’altezza dell’odierna vasca del polpo. Nei primi anni del secondo dopoguerra si costruì l’attuale copertura, che oggi corrisponde a Via Milite Ignoto. Su di essa per un certo periodo si allestì la “sparata dei ragazzi” (o, in dialetto, “di figgieu”), la quale, ai giorni nostri, si estende nel breve tratto compreso tra i cannoni posti in passeggiata a mare e la spiaggia antistante l’antico Castello. I “panegirici” del sestiere Borzoli un tempo iniziavano in Via don Minzoni, poi ci si spostò sul lungomare. Oggi il “Panegirico” di ogni sestiere termina con un grandioso ramadan presso la statua di Cristoforo Colombo. Borzoli, ultimamente, si sobbarcò l’onere e l’onore del Panegirico nel 1989, anno in cui una nottata di pioggia complicò non poco la vita degli indaffarati massari, nel 1994 e nel 2000 onorati di aver salutato per primi la Madonna di Montallegro nel nuovo millennio, nel 2008 ed in fine nel 2014 nella ricorrenza del 275° anno dell’elezione di N.S. di Montallegro a Patrona del Capitaneato. I disegni del “ramadan” erano un tempo effettuati da “O Baghin” e dal Sig. Porrini, poi fu la volta del pittore Pastene, aiutato validamente dai massari Basso Piero detto “Barabba” e Canepa Giuseppe detto “Giò”. Gli attuali disegni del ramadan della sparata dei ragazzi e del panegirico sono realizzati dai massari del sestiere. Oltre a partecipare al Palio pirotecnico, Borzoli organizza annualmente il tradizionale “Incendio del Castello”, per la realizzazione del quale effettua una raccolta di denaro indipendente da quella destinata allo spettacolo valevole per la competizione.

Sulle orme degli antenati

Dedichiamo alcune tra le ultime righe di questo breve articolo ai personaggi di maggior rilievo della storia di Borzoli, cari amici che nel tempo ci hanno lasciato; Corniola Ernesto, Angelo Giuseppe Ratto detto “Purpo”, Bartolomeo Cifalco detto “Berto”, Giuseppe Montagni, meglio conosciuto come “Pippo”, Mario Pontiggia, Giuseppe Canepa u “Giò” ed Arturo Peirano. E’ grazie a loro che la tradizione prosegue, con la loro semplicità, capace di trasmettere ai “bagàsci” (giovani) i valori della tradizione stessa. “Fuochisti” di ieri e di oggi: I pirotecnici che difesero i nostri colori nel passato furono Mosto di Recco e Leverone di Cicagna. Negli ultimi anni spararono per Borzoli i “fuochisti” Vallefuoco, Iannotta, Basilico, Lieto (vincitore nel 1996 del Palio dei sestieri e si aggiudicò il primo premio nella Rassegna Nazionale “Città di Rapallo”, prestigiosa gara di bombe da tiro) dal 1996 al 2000 e nel 2004, dal 2005 al 2006 un “valido pirotecnico locale” Carlo Ferreccio (nel 2006 l’incendio del Castello a cura della ditta Setti Fireworks di Genova), dal 2007 al 2008 la ditta Russo & Albano di Melito (NA) con l’incendio del Castello allestito sempre dalla ditta Setti Fireworks; infine dal 2009 ad oggi spara per il nostro sestiere la ditta Pirotecnica Catapano di Saviano (NA), divenuta fa- mosa per lo spettacolare finale a giorno tenuto durante il Panegirico del 2014. In questi ultimi anni l’incendio del Castello è stato curato dalle ditte Set-ti Fireworks (2009), BLB Fireworks di Moconesi (GE) (2010, 2011, 2012) e da Catapano a partire dal 2013.

I massari del sestiere Borzoli

 

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